Anonymous, altri italiani arrestati

26 luglio 2013

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Dovranno rispondere dei reati di accesso abusivo a sistemi informatici e di danneggiamento di informazioni, dati e programmi, identificati dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPC). La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dunque eseguito 3 arresti – denunciata un’altra persona – nel collettivo cracker LndTm 2013, ritenuto responsabile di numerose scorribande cibernetiche tra le infrastrutture di diversi siti istituzionali e aziendali, tra i quali quelli del Tribunale di Milano e della Polizia Penitenziaria.

Soprannominata LndTm Ruled Out, l’operazione guidata dalla Postale ha portato al sequestro di numerosi personal computer e altri dispositivi utilizzati per commettere gli attacchi, conducendo una serie di attività di open source intelligence (osint) per individuare il gruppo di soggetti celatisi dietro i classici nickname dell’ecosistema digitale.

Il collettivo LndTm 2013 – Italian Crew aveva sfruttato i tipici simboli di Anonymous per rivendicare l’attacco al sito del Tribunale di Milano.

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