Apple, titolo in caduta libera a Wall Street

24 gennaio 2013

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Apple delude. Cupertino chiude il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2013 con la cifra record di 47,8 milioni di iPhone venduti e ricavi per 54,5 miliardi di dollari. Ma il tasso di crescita del gigante della Mela rosicchiata è il più lento dal 2009 e dopo sei anni galoppanti, da quando Steve Jobs lanciò il rivoluzionario smartphone, sembrano ormai aver perso la spinta irresistibile di qualche tempo fa. Numeri che non sono infatti bastati a rassicurare il mercato, che subito “ha punito” Apple: come lasciava presagire l’andamento nell’after hour di ieri sera, alla riapertura ufficiale degli scambi il titolo arriva a perdere oltre 10 punti percentuali, virando sotto quota 460 dollari.

L’utile netto di Apple è risultato pari a 13,1 miliardi di dollari, quasi invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E il balzo dei ricavi del 18% non basta a spazzare via i timori degli analisti sulle prospettive di crescita della società. Preoccupazioni che nelle ultime settimane hanno pesantemente penalizzato il titolo, facendogli perdere il 27% – circa 190 miliardi di dollari – dai picchi di settembre. Gli analisti scommettevano su ricavi pari a 55 miliardi di dollari, con un utile per azione di 13,44 dollari. Il margine lordo si è attestato a 38,6% a fronte del 44,7% dell’anno precedente e in linea con le attese degli analisti. Per il secondo trimestre dell’anno fiscale, Apple stima ricavi per 41-43 miliardi di dollari e un margine lordo fra il 37,5% e il 38,5%. Anche da questo punto di vista c’è stato un cambio di stile, ai piani alti della società californiana. Se infatti fino ad ora Apple era nota per rilasciare delle stime che avrebbe poi sistematicamente – e ampiamente – battuto, da ieri ha iniziato a diffondere risultati che reputa effettivamente raggiungibili. Insomma, anche Apple torna “normale”.

“Siamo soddisfatti dei ricavi record oltre i 54 miliardi di dollari e delle vendite di oltre 75 milioni di dispositivi iOS in un solo trimestre”, afferma l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook. “Abbiamo fiducia nei nostri prodotti e continuiamo a concentrarci nell’innovazione e nel produrre i migliori prodotti al mondo”. Il chief financial officer, Peter Oppenheimer, mette in evidenza come al società abbia “registrato un trimestre record per le vendite di iPhone e iPad, ampliato il nostro ecosistema e generato i maggiori ricavi trimestrali di sempre”.

I risultati deludenti di Apple si contrappongono a quelli oltre le attese di Google, che spinta dalla trimestrale è balzata in Borsa, guadagnando oltre il 6%. Google ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto in aumento del 6,7% a 2,89 miliardi di dollari, o 8,62 dollari per azione. Esclusi i costi per i compensi e quelli di ristrutturazione, l’utile per azione è salito a 10,65 dollari da 8,22 dollari, oltre le attese degli analisti che scommettevano su 10,42 dollari per azione. I ricavi relativi alle attività internet core sono aumentati del 21% a 9,83 miliardi di dollari.

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