Dirigente Samunsg: “Apple ridurrà la dipendenza dalle nostre tecnologie”

15 ottobre 2012

Apple e Samsung sono sempre più nemici e collaborano sempre meno. Quel che già si poteva immaginare, viene confermato da un dirigente dell’azienda coreana citato dal Korea Times che scende in alcuni dettagli del tormentato e sempre più freddo rapporto tra le due società.

Se fino a qualche tempo fa Apple, pur avendo un contenzioso di lunga data con Samsung, si affidava per tecnologie chiave, come i processori, questo ora non accade più. Il segnale è stato il lancio dell’A6, il chip usato da iPhone 5 che per la prima volta non utilizza alcuna tecnologia chiave della rivale. “Quel processore” – dice la fonte del giornale – “viene sì realizzato da noi, ma come semplice fabbrica. In precedenza abbiamo fornito contribuiti importanti, ora non è più così. Abbiamo tre clienti per i chip: quelli che desiderano che siamo noi a prenderci cura totalmente dei loro prodotti; quelli che vogliono che siamo noi a occuparci dell’archiettura e della fabbricazione; quelli che desiderano solo lo stampaggio dei chip. Quest’ultimo è il caso di Apple”, ha aggiunto il manager.

Insomma, ora casa Cupertino vede Samsung alla stregua di una fabbrica per la riproduzione dei chip; Cupertino sa che non può subito tagliare i ponti ma si sta muovendo per sganciarsi da Samsung, interpellando partner come TSMC per la produzione di chip quadcore di futura generazione e rafforzando il team dedicato alla progettazione, come dimostra la recente assunzione di Jim Mergard, guru dei semiconduttori e già a capo del settore progettazione di AMD. La data fissata per l’addio definitivo a Samsung potrebbe essere il primo trimestre del 2014.

Benché Apple abbia degli accordi in esclusiva con Samsung, i dirigenti della casa sud-coreana dicono di non essere troppo preoccupati, poiché tra i loro clienti ci sono società come Qualcomm e Nvidia.  Nel corso degli ultimi anni, per altro, Samsung dovrebbe avere messo in conto le intenzioni della rivale che tutto vuole, fuorchè continuare a dipendere dal principale concorrente. Nonostante questo la perdita di un cliente capace di produrre i volumi di Apple che con iPhone, iPad e iPod touch acquista decine di milioni di componenti ogni anno, potrebbe causare pesanti ripercussioni sul bilancio dell’azienda

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