Google: nei paesi occidentali aumenta la censura

18 giugno 2012

Le democrazie occidentali, che non sono tipicamente associate alla censura, chiedono sempre più a Google di rimuovere video politici, blog e altri contenuti. Sono risultati che emergono dal Transparency Report, la relazione sulla trasparenza che Google pubblica ogni sei mesi. Le richieste del governo degli Stati Uniti, per esempio, nel secondo semestre del 2011 sono aumentate del 103 per cento rispetto al primo semestre.

E’ allarmante non solo perché la libertà di espressione è a rischio, ma perché alcune di queste richieste provengono da paesi ‘insospettabili’”, ha dichiarato Dorothy Chou, Senior Policy Analyst di Google. Tra le richieste c’è quella, per esempio, dell’ente canadese per il rilascio i passaporti, che ha chiesto di rimuovere un video su YouTube dove un cittadino canadese butta nella toilette il proprio passaporto. “Richiesta non accolta“, fa sapere Google.

Nella seconda metà del 2011 autorità spagnole hanno chiesto di Google di rimuovere 270 link a blog e articoli che si riferivano a privati cittadini e personaggi pubblici, tra cui sindaci e pubblici ministeri. “In Polonia, abbiamo ricevuto una richiesta da un ente pubblico per rimuovere i collegamenti a un sito che lo ha criticato“, ha affermato Chou. Entrambe le richieste, spiega Google, non sono state accolte.

Per quanto riguardo il nostro paese, nel secondo semestre del 2011 non ci sono state richieste di rimozione di contenuti da parte del governo italiano. Nel primo semestre c’era stata una sola richiesta (non accolta)  riguardo ad un video su YouTube che denigrava Silvio Berlusconi, all’epoca Presidente del Consiglio.

Sono invece 844 le richieste fatte dal governo italiano, o altri enti, per avere informazioni su, complessivamente, 1.124 utenti. Google ha soddisfatto il 51% di tali richieste.

Negli Stati Uniti, una delle richieste è arrivata da una autorità locale incaricata dell’applicazione della legge per la rimozione di 1.400 i video su YouTube che denunciavano presunte molestie: richiesta respinta da Google. La società ha inoltre ricevuto ordine dal tribunale di rimuovere 218 risultati di ricerca che collegavano a siti presumibilmente diffamatori; in questo caso è stato rimosso il 25 per cento dei risultati citati.

Ma Google ha anche rispettato le richieste da parte di governi come la Tailandia per la rimozione di 149 video di YouTube che avrebbero insultato la monarchia tailandese, un crimine nella nazione. “Abbiamo rimosso il 70 per cento di questi video in conformità con la legge locale“, ha dichiarato Chou. A seguito di una richiesta da parte della polizia britannica, Google ha chiuso su YouTube cinque account, e rimosso di conseguenza circa 640 video, di utenti che avrebbero promosso il terrorismo violando le linee guida del sito web.

A livello mondiale, Google ha dichiarato di aver ricevuto, tra luglio e dicembre 2011,oltre 467 ordini del tribunale che riguardano oltre settemila contenuti. Ha inoltre ricevuto 561 richieste di altri, anche da parte della polizia, riguardo circa cinquemila contenuti.

Altri paesi, noti per le divergenze con Google, anche continuato a chiedere la rimozione di determinati contenuti online. In India, per esempio, il numero di richieste di rimozione di contenuti da parte del governo sono aumentate del 49 per cento rispetto al precedente periodo di riferimento. Google, insieme ad alcune società online, sta affrontando già diverse cause in India per i contenuti, ritenuti discutibili, sui propri siti web. Una questione fondamentale di controversia è se un intermediario può essere ritenuto responsabile per contenuti di terze parti sui propri siti web.

Tra i paesi che hanno fatto più richieste, al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con 6.321 domande, effettuate anche per conto di altri governi, di cui è stato completamente o parzialmente accolto il 93 per cento. Al secondo posto c’è l’India, con oltre 2.000 domande, delle quali è stato accolto, da Google, il 66 per cento.



 
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