[Java] Il primo programma

19 luglio 2012

Diamo subito uno sguardo alla classica applicazione “Hello World“. In questo modo inizieremo a familiarizzare con la sintassi e con qualche concetto fondamentale come quello di classe e di metodo. Vedremo anche come compilare e come mandare in esecuzione il nostro mini programma che stamperà a video il famigerato messaggio “Hello World!”.

class HelloWorld
{
public static void main(String args[])
{
System.out.println(“Hello World!”);
}
}

 

 

Analisi del codice

class HelloWorld

Dichiarazione della classe HelloWorld. Come vedremo, ogni programma Java utilizza il concetto fondamentale di classe, che sarà trattato in dettaglio nel prossimo capitolo. Tutti i codici Java fanno uso di classi: l’intero codice, a parte le importazioni di librerie e le dichiarazioni d’appartenenza ad un package, è sempre incapsulato all’interno di classi.

Questo programma deve essere salvato esattamente col nome della classe, prestando attenzione anche alle lettere maiuscole o minuscole. Questa condizione è necessaria per mandare in esecuzione il nostro programma.

 

{

Questa parentesi graffa aperta (ottenuta tenendo premuto il tasto ALT e scrivendo 123 con i tasti numerici che si trovano sulla destra della vostra tastiera, e poi rilasciando l’ALT) indica l’inizio della classe HelloWorld, che si chiuderà alla riga 7 con una parentesi graffa chiusa. Il blocco di codice compreso da queste due parentesi definisce la classe HelloWorld.

 

public static void main(String args[])

Questa riga è bene memorizzarla da subito, dato che essa deve essere definita in ogni applicazione Java. Trattasi della dichiarazione del metodo main. In Java, metodo è sinonimo di azione (i metodi saranno trattati in dettaglio più avanti) ed il metodo main definisce il punto di partenza dell’esecuzione di ogni programma. La prima istruzione che verrà quindi eseguita in fase di esecuzione, sarà quella che la J.V.M. troverà subito dopo l’apertura del blocco di codice che definisce questo metodo.

La riga 3 contiene però anche altre parole, di cui studieremo in dettaglio il significato nei prossimi capitoli:

  • public = modificatore del metodo. I modificatori sono utilizzati in Java come nel linguaggio umano sono utilizzati gli aggettivi. Se si antepone un modificatore alla dichiarazione di un elemento Java (un metodo, una variabile, una classe etc.) questo cambierà in qualche modo (a seconda del significato del modificatore) la sua funzionalità. In questo caso trattasi di uno specificatore d’accesso che rende di fatto il metodo accessibile anche al di fuori della classe in cui è stato definito.
  • static = altro modificatore del metodo. La definizione di static è abbastanza complessa. Per ora accontentiamoci di sapere che è essenziale per la definizione del metodo main.
  • void = è il tipo di ritorno del metodo. Significa “vuoto” e quindi questo metodo non restituire nessun tipo di valore. Il main non deve mai avere un tipo di ritorno diverso da void.
  • main = come abbiamo già detto, trattasi del nome del metodo (detto anche identificatore del metodo).
  • (String args[]) = alla destra dell’identificatore di un metodo, si definisce sempre una coppia di parentesi tonde che racchiude a vikte una lista di parametri (detti anche argomenti) . Il metodo main, in ogni caso, vuole sempre come parametro un array di stringhe (agli array verranno spiegati successivamente). Notare che args è l’identificatore (nome) dell’array, e quindi è l’unica parola che può variare nella definizione del metodo main, anche se per convenzione si utilizza sempre args.

 

{

Questa parentesi graffa indica l’inizio del metodo main, che si chiuderà alla riga 6 con una parentesi graffa chiusa. Il blocco di codice compreso da queste due parentesi definisce il metodo.

 

System.out.println("Hello World!");

Questo comando, che, come già detto, verrà eseguito non appena avremo mandato in esecuzione il programma, stamperà a video la stringa “Hello World!”. Anche in questo caso, giacché dovremmo introdurre argomenti per i quali il lettore non è ancora pronto, preferiamo rimandare la spiegazione dettagliata di questo comando ai prossimi capitoli. Per ora ci basterà sapere che stiamo chiamando un metodo appartenente alla libreria standard di Java, che si chiama println e che gli stiamo passando come parametro la stringa che dovrà essere stampata.

 

}

Questa parentesi graffa chiusa (ottenuta tenendo premuto il tasto ALT e scrivendo 125 con i tasti numerici che si trovano sulla destra della vostra tastiera, e poi rilasciando l’ALT) chiude l’ultima che è stata aperta, ovvero chiude il blocco di codice che definisce il metodo main

 

}

Questa parentesi graffa invece chiude il blocco di codice che definisce la classe HelloWorld.

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