
Dopo il Mozilla phone, è forse il turno del Mozilla tablet. Almeno stando a quello che scrive il magazine Focus Taiwan che ha pubblicato la notizia che la “volpe di fuoco” e Foxconn – l’azienda taiwanese che assembla anche dispositivi per Apple – hanno organizzato un evento il 3 giugno, nel quale con ogni probabilità verrà presentata la prima tavoletta con Firefox OS, il sistema operativo open source per dispositivi mobili presentato a marzo al Mobile World Congress di Barcellona.
Il Firefox OS è un nuovo sistema operativo per smartphone di fascia bassa in collaborazione con una lunga fila di operatori telefonici. Si presume, a questo punto, che anche un eventuale tablet si posizionerebbe in una fascia di prezzo low-cost e dovrà vedersela con dispositivi prodotti già da colossi come Apple, Google e Amazon.
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Ventunesima release per Firefox, il browser che ha strappato a Speedy Gonzales il record di velocità – almeno per quanto riguarda la distribuzione di nuove versioni ogni mese, o quasi. Prevedibilmente poche le novità introdotte dagli sviluppatori, anche se nel caso specifico di “Firefox Health Report” non mancano le discussioni su privacy e affini.
Introdotta in via preliminare a partire da Firefox 21, infatti, la suddetta funzionalità è stata pensata per generare rapporti sullo stato del browser inclusivi dei tempi di avvio del software, i tempi di utilizzo e la frequenza dei crash. Tali dati vengono spediti ai server Mozilla affinché i programmatori possano analizzarli e migliorare il codice del browser.
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Il programma FinFisher di per sè è legale, ma si ritiene che i regimi totalitari della Gran Bretagna lo sfruttino per spiare i cittadini e censurare l’opposizione. Ad accusare di questo la Gamma non ci sono solo i responsabili della Mozilla Foundation, che ha sviluppato il browser open source Firefox, ma in passao anche altre importanti aziende non hanno voluto far passare per uno dei loro prodotti un software che viola i diritti umani dei cittadini.
Secondo il team Mozilla, Finfisher è stato installato sul pc di alcuni utenti con la scusa che fosse un aggiornamento del browser Firefox. “non usateci per installare spyware” avrebbe detto a gran voce il team, che ha provveduto ad inoltrare Mozilla una lettera di diffida, avvertendo Gamma International di non usare più il marchio Firefox per occultare il programma. Sebbene lo strumento principalmente viene usato per monitorare le attività criminali, di recente FinFisher è stato impropriamente sfruttato per sorvegliare attivisti per i diritti umani e gli oppositori politici.
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Aria di rinnovamento in casa Mozilla. Il CEO Gary Kovacs ha dichiarato di aver raggiunto gli obiettivi prefissati alla sua nomina, nell’Ottobre 2010, ed ha affermato di essere deciso ad abbandonare la società non-profit statunitense, creatrice di ormai famosi software quali Firefox e Thunderbird.
Tra i principali architetti del sistema operativo Firefox OS, Kovacs era diventato il terzo CEO della fondazione statunitense con la sua lunga esperienza nel settore mobile. Dopo il lancio del pacchetto di applicazioni in HTML5 e della versione del browser Firefox per dispositivi basati su Android, l’esperienza di Kovacs è arrivata al momento degli affettuosi saluti.
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Internet Explorer 11 potrebbe contenere una sorpresa inaspettata: attesa al debutto con Windows Blue, la prossima versione del browser Microsoft sembra essere progettata per “impersonare” un browser web che nulla a che fare né con IE né con il business di Redmond.
Il browser integrato nell’ultima build di Windows Blue divenuta di pubblico dominio ha infatti la capacità di restituire uno User Agent che si riferisce a Mozilla Firefox, inibendo quindi ai siti di mettere in pratica tutti quei “trucchi” nel rendering delle pagine che al momento rappresentano una vera maledizione per IE.
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Mozilla non intende sviluppare una versione castrata di Firefox pur di essere presente su iPhone e iPad. Dopo l’abbandono dell’app per la sincronizzazione di segnalibri e finestre, Firefox Home – ormai non più nell’App Store – la casa del browser del panda rosso non ha alcuna intenzione di scendere a compromessi pur di ritagliarsi un posticino sugli schermi di Cupertino. Se Apple non cambia le regole del suo marketplace, Mozilla non è interessata a un compromesso.
Le API a disposizione degli sviluppatori per iOS impongono l’utilizzo di specifiche funzioni per qualsiasi app che acceda a Internet: in pratica si tratta di impiegare le capacità base di un browser messe a disposizione da Apple (UIWebView), che non mette a disposizione di tutti le capacità del suo motore Javascript Nitro. In altre parole: qualsiasi browser dentro iOS altro non è che una versione alternativa e depotenziata di Safari. Lo spazio per soluzioni alternative, per il momento, non c’è.
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Il Mobile World Congress di Barcellona fa da sfondo al primo debutto pubblico di Firefox OS, il sistema operativo mobile sviluppato da Mozilla a partire dall'”esperienza” della nagivazione Internet di Firefox e tutto incentrato sulle tecnologie Web aperte.
Una delle novità di sicuro interesse che arrivano dalla capitale della Catalogna è la lista dei carrier che hanno dato fiducia al progetto Firefox OS, una lista che comprende ben 18 operatori telefonici da ogni parte del mondo. Tra i grandi e piccoli carrier che “sposano” subito l’OS open c’è anche Telecom Italia, che con il CEO Franco Bernabè spende parole di elogio per le possibilità sia tecnologiche che di mercato offerte dal nuovo protagonista.
Ai carrier interessa soprattutto “spezzare” il duopolio attualmente in mano ai terminali iOS e Android, e Bernabè è convinto che ci sia ancora spazio non solo per Windows Phone e BlackBerry (10) ma anche per le new entry Firefox OS, Tizen e altri ancora.
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Lo sviluppo di Firefox corre senza mai fermarsi e arriva la release 19 della versione stabile del browser Mozilla. Le novità sostanziali sono poche ma di sicuro interesse, e non mancano bugfix per vulnerabilità critiche potenzialmente molto pericolose.
Dopo annunci e implementazioni “dietro le quinte”, la funzionalità di visualizzazione dei documenti PDF internamente al browser diventa la principale caratteristica di Firefox 19: ora gli utenti potranno leggere i PDF con maggiore facilità, velocità e sicurezza, sostiene Mozilla, non dovendo per tale compito usare un plug-in esterno come l’onnipresente Adobe Reader.
Con Firefox 19 si riducono poi i tempi di avvio del browser, e vengono introdotte un paio di funzionalità utili agli sviluppatori – un debugger per chi realizza componenti aggiuntivi e una “Remote Web Console” per connettersi a Firefox per Android o Firefox OS dalla versione PC del software.
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