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Posts Tagged ‘trojan’

La Spagna vuole i “trojan di stato”

9 giugno 2013 Commenti chiusi

Virus informatico

Proposta dal ministro alla Giustizia Alberto Ruiz Gallardón, una riforma del codice di procedura penale in terra iberica che permetterà agli agenti di polizia l’installazione coatta di software sulle varie apparecchiature informatiche di cittadini sospetti o in custodia cautelare. I cosiddetti trojan di stato potranno essere autorizzati da un giudice competente per la raccolta di informazioni utili da laptop, tablet e smartphone.

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Android assediato dai virus

25 maggio 2013 Commenti chiusi

Virus informatico

Android, la piattaforma mobile per smartphone e tablet più diffusa al mondo con oltre il 70% delle quote di mercato, è anche la preferita dai creatori di virus, che l’hanno messa nel mirino ormai da tempo. Tanto che ora, come dice l’ultimo rapporto di Kaspersky Lab, è il bersaglio del 99,9% dei malware in circolazione.

Il codice maligno più diffuso per Android sono i trojan, in particolare a FakeInst che vanta una percentuale del 30% e colpisce in particolare utenti russi che scaricano app da siti non sicuri, invece che su Google Play, lo store ufficiale realizzato da Google e che mette gli utenti al riparo da brutte sorprese.

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Individuato l’autore del virus che ha infettato 650 mila Mac

6 aprile 2013 Commenti chiusi

Virus informatico

Giornalista, blogger e specialista in sicurezza informatica o, romanticamente, cacciatore di hacker “cattivi”, Brian Krebs avrebbe smascherato l’autore del virus che ha infettato 650 mila sistemi Apple . Ancora oggi, a un anno dalla distribuzione di un aggiornamento software in grado di fermarlo, il trojan battezzato Flashback colpisce 38 mila Mac: un orgoglio per il suo presunto programmatore, il trentenne russo Maxim Selikhanovich. Come lo avrebbe scoperto Krebs? In pratica… è stato lui a metterlo nel “curriculum”.

La storia inizia con l’individuazione del virus da parte dei laboratori finlandesi di F-Secure. Il malware si “fingeva” un aggiornamento del player di Flash, necessario per visualizzare molti siti e video realizzati, appunto, con tecnologia Flash. Questo modus operandi gli è valso il nome, ma la fama se l’è conquistata grazie alle sue malvagie qualità: sfruttava una vulnerabilità nella versione di Apple di Java ed era in grado di eludere XProtect, il sistema di sicurezza preinstallato su OS X. Inoltre era capace di riconoscere quando era in esecuzione in un ambiente virtuale. L’ambiente virtuale dovrebbe consentire di attivare le potenzialità negative di un malware senza che questi entri in contatto, effettivamente, con il sistema del computer, e, in tal modo, smascherarlo. Ma se il virus “se ne accorge” e non si svela, per gli esperti di sicurezza è un bel grattacapo.

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Crisis: il nuovo trojan infetta-tutto

24 agosto 2012 Commenti chiusi

I tecnici della Symantec avrebbero individuato un malware, denominato Crisis, che si sarebbe rivelato particolarmente pericoloso per via del fatto di essere multipiattaforma; raramente infatti le minacce informatiche vengono concepite per infettare sistemi operativi differenti.

Nello specifico, Crisis è stato classificato inizialmente come un Trojan per (Mac) Os X, successivamente si sarebbe però scoperto che esso è in grado di agire anche su PC Windows, su dispositivi gestiti tramite Windows Mobile (non su Windows Phone) e su piattaforme virtualizzate.

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Autore di trojan minaccia in chat ricercatori di AVG

23 giugno 2012 4 commenti

Generalmente ci si immagina che i creatori di virus e malware in generale se ne stiano ben nascosti e lascino operare il frutto del loro lavoro.

L’esperienza di alcuni ricercatori di AVG, invece, dimostra che ci sono anche hacker affamati di attenzione e piuttosto arroganti.

I ricercatori stavano lavorando su un malware sospettato di rubare i codici di Diablo III quando all’improvviso nella macchina virtuale che eseguiva il malware per studiarlo è apparsa una finestra di chat.

“Che state facendo? Perché analizzate il mio trojan? Che cosa volete da lui?” – è questo è il testo del messaggio comparso di punto in bianco, e non si trattava di un software, ma era davvero l’autore del malware che si era mostrato.

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