L’ultimatum è stato fissato al prossimo 20 luglio, data entro cui i responsabili di Facebook dovranno rispondere ad una serie di interrogativi inviata dal Garante per la protezione dei dati personali italiano. Chiarimenti sulle specifiche modalità di trattamento delle informazioni appartenenti agli utenti tricolore in seguito al discusso bug di sistema che aveva esposto indirizzi di posta elettronica e numeri telefonici a soggetti terzi, anche non iscritti al social network californiano.
“È emerso che circa sei milioni di dati relativi a contatti memorizzati all’interno delle rubriche di utenti di Facebook sarebbero stati oggetto di indesiderata comunicazione a utenti terzi, non necessariamente in relazione di amicizia con gli interessati e presumibilmente neanche noti a questi ultimi”, scrive il Garante italiano al sito in blu. Confermato dalla stessa azienda di Menlo Park, il bug aveva reso visibili ad uno specifico utente le informazioni personali di altri, contenute nelle rubriche di utenti amici.
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Facebook sta organizzando un evento per il 20 giugno, in occasione del quale annuncerà delle novità dedicate ai servizi proprietari. Si parlava del possibile lancio di un sistema RSS in stile Google Reader, ma in realtà il team di Mark Zuckerberg starebbe puntando a introdurre qualcosa di completamente diverso. Secondo TechCrunch, Facebook annuncerà che Instagram permetterà anche di catturare e condividere brevi video, oltre alle foto.
Facebook vorrebbe dunque rendere Instagram una ottima alternativa a Vine, oltre a essere attualmente l’applicazione più utilizzata per la condivisione delle fotografie. Attualmente, il team di Menlo Park starebbe testando tale feature internamente: nello specifico, vorrebbe permettere agli utenti di catturare filmati da 5 o 10 secondi e condividerli così nel noto social network per dispositivi mobile. Non è ancora chiaro se anche in questo caso si potrebbero utilizzare i filtri e gli effetti strettamente connessi con Instagram, o meno.
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Se le chiamate in VoIP, fin qui, non hanno spaventato granché le compagnie telefoniche, da oggi qualcosa potrebbe cambiare. Perché ad entrare con prepotenza nel settore delle telefonate via Internet è Facebook, un mostro cybernetico da oltre un miliardo di iscritti.
Il social network di Mark Zuckerberg ha rilasciato da poche ore anche in Italia, Germania, Francia e Spagna un’estensione di Facebook Messenger (l’applicazione mobile per la chat fra utenti) che consente di chiamare e ricevere chiamate. Un servizio simile a Skype, con la differenza che fra i contatti in rubrica ti ritrovi tutti i tuoi amici di Facebook che utilizzano Messenger.
L’aggiornamento, che era già disponibile negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito, è da poco disponibile sia per i dispositivi iOS che per quelli marchiati Android, ed è avvenuto in modo silente. Non è stato necessario, infatti, scaricare nessun upgrade della App per trovare la nuova funzionalità.
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Facebook cambia look per tenersi al passo con le nuove esigenze il suo miliardo di “amici” e alla pubblicità di cui è a caccia. E lancia – a solo un mese di distanza da Graph Search – il nuovo layout di News Feed, ovvero la sezione notizie, ”home page” del profilo Facebook, che diventa più intelligente per migliorare l’interazione fra l’utente e le notizie e gli aggiornamenti che riceve.
Il nuovo look offre maggiore spazio alle foto, una nuova barra laterale per spostarsi in parti diverse di Facebook, diverse sezioni di notizie da consultare (come musica, foto e tutti gli amici) e notifiche che ora appariranno nell’angolo in alto a destra della sezione notizie. ”Vogliamo consentire a chiunque di condividere tutto ciò che si vuole con chi si vuole” afferma l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, sul palco di Menlo Park, il quartier generale del social network. ”Le modalità con cui condividiamo stanno cambiando e News Feed, la cosa più importante che facciamo, deve riflettere questi cambiamenti”. ”Riteniamo che il miglior giornale personalizzato sia quello che abbia un’ampia varieta’ di contenuti e l’obiettivo” – aggiunge – “è quello di ‘rendere News Feed un giornale personalizzato’, che incorpora direttamente elementi della Timeline, incluse le foto e quanti amici le hanno promosse con ‘Mi Piace’.”
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Le indiscrezioni si rincorrevano da tempo, ora è ufficiale: Facebook ha acquisito la tecnologia Atlas Advertiser Suite, sistema per l’advertising personalizzato precedentemente finito nelle mani di Microsoft in seguito al dispendioso inglobamento di aQuantive.
Atlas è “leader nella gestione e nella misurazione delle campagne per pubblicitari e agenzie”, spiega Facebook in una comunicato, “e una volta a regime l’acquisizione garantirà benefici sia ai pubblicitari che agli utenti”.
Il nuovo strumento servirà a ottenere “una visione globale” delle performance di ogni campagna pubblicitaria, dice ancora Facebook, assicurando che il “giusto messaggio” (pubblicitario) arrivi alle “persone giuste” nel momento più opportuno e fornendo altresì una comprensione molto maggiore dell’efficacia delle campagne.
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Un “sofisticato attacco” perpetrato attraverso i computer portatili di alcuni dipendenti, colpiti dagli hacker dopo aver visitato il sito di uno sviluppatore. La vittima è Facebook, il social network più grande al mondo con oltre un miliardo di amici, che però rassicura: “Non ci sono prove che i dati degli utenti siano stati compromessi”.
L’attacco – comunica Facebook sul proprio blog – è avvenuto lo scorso mese. E da allora sono in corso indagini ampie. “Non appena abbiamo rinvenuto la presenza di un codice maligno abbiamo avvertito le autorità e avviato un’ampia indagine che è ancora in corso e dalla quale ‘non ci sono prove’ della compromissione di dati personali”.
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