Yahoo vicina all’acquisizione di Tumblr

19 maggio 2013

Le trattative sono vicine alla conclusione: Yahoo! valuta un’offerta da 1,1 miliardi di dollari in contanti per acquisire la piattaforma di blog e microblog Tumblr. Il consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Marissa Mayer si riunirà domani sera in vista della decisione finale.

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Se l’accordo andrà in porto Tumblr resterà indipendente, in modo simile a quanto è avvenuto con Instagram e Facebook. Sono indiscrezioni riportate dal sito online d’informazione hi-tech All Things Digital e hanno sollevato ipotesi sui possibili scenari.

Di certo Yahoo! ha convocato per questo lunedi a New York una conferenza stampa dove ha annunciato che “condividerà qualcosa di speciale”, come indica il testo dell’invito consegnato ai giornalisti.

A fondare Tumblr è stato un ragazzo prodigio del software, David Karp, quando era ventenne: in poco tempo ha conquistato sul web l’attenzione soprattutto tra i giovani, grazie anche agli strumenti per il design di pagine creative e all’integrazione con i social media. Ha superato la soglia di 108 milioni di blog e microblog aperti dagli utenti. Durante gli anni Karp ha declinato molte offerte da parte dei giganti hi-tech, ma negli ultimi mesi aveva fatto sapere che avrebbe considerato eventuali proposte.

Tumblr ha dichiarato di aver raggiunto un fatturato di 13 milioni di dollari nel 2012 e ha accelerato nella sperimentazione della distribuzione di pubblicità: l’aumento di pubblico online, però, non sembra essere stato sufficiente a garantire la sostenibilità economica. E Karp ha deciso quindi di guardarsi intorno. Secondo la società d’analisi ComScore un quinto degli utenti negli Stati Uniti legge i blog di Tumblr da dispositivi mobili.

Per Yahoo! sigillare l’accordo significa fare un salto in avanti nei social media e arrivare a una platea più giovane in grado di richiamare altri inserzionisti pubblicitari. Di recente il colosso del web guidato da Marissa Mayer ha accelerato nell’integrazione di Twitter e Facebook all’interno dei suoi spazi digitali. E attraverso una lunga sequenza di acquisizioni ha allungato il passo per coinvolgere gli utenti che accedono da dispositivi mobili.

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