Dentro il Grand Canyon con Google

31 gennaio 2013

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Sia che stiate preparando la vostro prossima gita fuori porta o che vogliate semplicemente saperne di più sulla storia geologica del nostro pianeta, Google Maps può esservi d’aiuto. Dopo gli Oceani, le strade d’America e le foreste amazzoniche, oggi la Big G svela le immagini di uno dei luoghi più suggestivi al mondo: il Grand Canyon. Zaino (hi-tech) in spalla, i “trekker” hanno percorso i 120 chilometri di sentieri e strade, setacciando ogni angolo, per portare la magia di acqua e roccia a portata di mouse.

Con il nuovo servizio potrete percorrere gli stretti passaggi ed i sentieri a strapiombo del Grand Canyon, esplorare la Bright Angel Trail, guardare dall’alto la furia del fiume Colorado. “E’ probabile”– scherza Ryan Falor, product manager di Google – “che quando vi troverete sui dirupi scoscesi della South Kaibab Trail sarete contenti di ricordare che si tratta soltanto di un’escursione virtuale”.

La raccolta di queste immagini è stata possibile grazie al Trekker. “Le persone del nostro team- prosegue Falor- si sono caricate in spalla gli oltre 18 chili dello speciale zaino con attrezzatura Android e hanno percorso in lungo e in largo il terreno roccioso del Canyon, a piedi, resistendo agli sbalzi di temperatura e a qualche crampo muscolare”. In tutto, sono quasi 10mila gli scorci “esplorabili” armati di mouse e pc.

Un deciso balzo avanti in un campo della tecnologia – quello delle mappe – che ha scatenato una «guerra» tra produttori. Secondo uno studio di Boston Consulting Group e Oxera, l’industria che opera in ambito “geo” a livello globale vale fino a 270 miliardi di dollari all’anno e paga stipendi complessivamente per 90 miliardi di dollari.

Solo negli Stati Uniti in questo settore sono impiegate oltre 500.000 persone e il mercato vale 73 miliardi di dollari. Nell’indagine è contenuto anche qualche esempio di come l’industria legata alle mappe incida sull’economia. Viene citata Ups, che usando la tecnologia delle mappe per ottimizzare i tragitti dei propri mezzi ha risparmiato nel 2011 oltre 2.4 milioni di litri di carburante. Oppure: ogni 8 secondi una persona chiama un taxi attraverso Hailo, un servizio che utilizza mappe e sistemi gps e ha prodotto oltre 1 milione di viaggi solo nello scorso anno a Londra. E infine Zipcar, un servizio di carsharing Usa che utilizza le mappe per mettere in contatto oltre 760.000 clienti con una crescente flotta di autovetture sparse in diverse località nel mondo.

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