Il settore pubblicitario costa caro a Microsoft

3 luglio 2012

 

 

Per l’azienda di Redmond, l’ultimo trimestre si chiuderà con la registrazione a bilancio di una perdita di 6,2 miliardi di dollari, dopo la svalutazione (o meglio l’azzeramento) del suo servizio di pubblicità online aQuantive. Prima di questo dato, gli analisti avevano previsto una chiusura positiva dell’ultimo trimestre, valutata in circa 5,3 miliardi.

Microsoft aveva acquisito la società aQuantive cinque anni fa, per un valore di 6,3 miliardi di dollari pagati in contanti, nella speranza di recuperare posizioni sulla rivale Google nel settore degli spazi pubblicitari legati alla ricerca online. Dopo l’acquisto di Skype, costato all’azienda di Redmond la cifra di 8,5 miliardi di dollari, si tratta dell’acquisizione più costosa nella storia di Microsoft.

«Si tratta di una decisione contabile che l’azienda ha fatto nel rispetto delle proiezioni degli ultimi cinque anni», hanno dichiarato il CEO di Microsoft Steve Ballmer e il Presidente della divisione online Qi Lu. La coppia ha anche chiarito che Microsoft rimane fortemente intenzionata a rendere finanziariamente forte la divisione online.

Microsoft ha ottenuto un certo successo con il motore di ricerca Bing, che ha registrato miglioramenti nelle entrate per le ricerche e guadagnato quote di mercato. Nonostante questo, «i servizi online sono il più grande ostacolo per la società in questo momento», secondo Colin Gillis, analista di BGC Partners a New York. «E’ il classico e lento miglioramento incrementale. Bing ha fatto dei progressi incrementali»

Secondo eMarketer, Bing dovrebbe attestarsi su una quota di mercato del 7%, stesso risultato del settore degli introiti pubblicitari online. Le previsioni per Google si attestano al 77,9%, un incremento del 3,5% rispetto ai risultati dello scorso anno.

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