Larry Page sarà assente al Google I/O per problemi di salute

24 giugno 2012

Ha solo una laringite, o nasconde qualche grave malattia? La domanda gira sul web, da quando Larry Page non si è presentato alla riunione degli azionisti tre giorni fa. È sembrato strano a tutti che il trentanovenne manager di Google non fosse presente il giorno in cui si votava lo split delle azioni.

Ma sembra ancora più strano che già da adesso sia stato annunciato che il creatore della società non sarà presente nè all’appuntamento annuale di tutti gli sviluppatori, prevista per giovedì a San Francisco, nè alla conferenza di pubblicazione dei dati sui profitti del secondo trimestre, in luglio. Per essere una laringite, l’assenza di Page dalla scena sembra un po’ troppo lunga.

È ovvio che, pur solo bisbigliandolo, molti si stiano chiedendo se anche Larry non nasconda un drammatico segreto come quello che Steve Jobs mantenne a lungo prima di comunicare: un cancro al pancreas che fu scoperto nel 2003 e che lo stroncò nel 2011.

La domanda è stata espressa con curiosità, ma senza morbosità, da un autorevole analista di Wall Street, Doug Anmuth, della banca di investimenti JP Morgan. E non deve meravigliare che la finanza esprima un certo timore. Dopotutto, con lo split delle azioni approvato questa settimana, i due fondatori di Google, Larry Page e il suo amico e collega dai tempi dell’università, Sergey Brin, avranno una presa assoluta sulla società. La gestione di uno dei massimi giganti della tecnologia rimane concentrata nelle mani e nella creatività dei suoi due creatori storici. Ma se uno dei due stesse male, cosa succederà? Di nuovo l’esempio di Jobs e della Apple viene in mente: Jobs però ebbe la bravura e la lungimiranza di preparare e mettere in cassaforte una serie di nuovi prodotti, che infatti vengono immessi sul mercato periodicamente, tenendo alto il valore e la popolarità della sua azienda.

Google è ben consapevole dei possibili paragoni, e ha fatto sapere che non ci sono misteri, che Larry ha solo problemi di voce, che non può parlare e solo per questo non si è presentato all’assemblea degli azionisti e non si presenterà al Google I/O che si terrà a Moscone Center di San Francisco e alla comunicazione dei dati trimestrali in luglio. E gli incontri pubblici saranno gestiti da Eric Schmidt, l’attuale presidente di Google.

L’appuntamento di giovedì, a San Francisco, è per la verità molto importante per Google: verrà allora presentata la tavoletta Nexus, una tablet creato in collaborazione con Asus, che verrà venduto a prezzi decisamente concorrenziali (circa 150-200 dollari). Verrà anche presentato Android Jelly Bean, la nuova versione del sistema operativo mobile.

Insomma, questi sono appuntamenti seri. E il fatto che Larry non ci sia per forza causa dubbi. Dopotutto, Steve Jobs non mancò quasi mai ai lanci dei suoi prodotti più amati, anche se doveva presentarsi scheletrico ed emaciato.

A 39 anni, Larry Page è al 24esimo posto – alla pari con il cofondatore di Google, Sergey Brin – fra i più ricchi della terra, con quasi 19 miliardi di dollari. È sposato dal 2007 alla scienziata Lucinda Southworth, che ha conosciuto quando studiavano a Stanford. È un “figlio d’arte” visto che sia il padre che la madre erano ingegneri di informatica. Ma deve alla moglie la passione per le energie alternative, sulle quali ha investito – sempre insieme a Brin – nella speranza di creare oltre a Google, anche la prima macchina elettrica davvero efficiente.



 
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