La Corte Francese ordina a Google di censurare i termini Torrent, Megaupload e altri

21 luglio 2012

Dopo una causa partita nel 2010, arriva ora la sentenza da parte della Corte Suprema Francese che ordina a Google di rimuovere i termini Torrent, Megaupload ed altri ancora dai suoi servizi di autocompletamento e instant search.

Il tutto iniziò nel lontano 2010 quando la SNEP (Syndicat national de l’édition phonographique), l’associazione che protegge i Diriti D’autore per l’industria discografica in Francia si rivolse ad un tribunale perché costringesse Google a rimuovere i termini Torrent, Rapidshare e Megaupload dai suoi motori di ricerca in quanto favorirebbero la pirateria.

Un primo tribunale rigetto la richiesta di SNEP in quanto i collegamenti presenti in Google non costituivano una violazione del Copyright, ma ora la Corte Suprea Francese annulla la prima sentenza è ordina a BigG che i termini incriminati siano rimossi dai servizi di autocompletamento e ricerca immediata.

La Corte Francese ha sì dato in parte ragione a Google dicendo che il motore di ricerca non può essere ritenuto responsabile per i download di contenuti illegali, poiché sono gli utenti a scegliere, ma ha anche affermato che censurare quei termini renderà più difficile loro la ricerca di quei file.

Si tratta di una decisione controversa e innovativa da un certo punto di vista. C’è da dire, però, che Google già da tempo ha attuato una serie di azioni per bloccare le pagine Web contenenti materiale illegale. La battaglia contro le violazioni del Diritto d’Autore, però, è molto difficile da condurre perché non è facile sapere quali sono i termini usati dai pirati per trovare i contenuti illeciti sul Web.



 
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