Windows 8, la guerra dei videogame: “Niente chiusure o passiamo a Linux”
Gabe Newell scuote la testa. Peter Moore ostenta fiducia. Tutto intorno, prevale lo scetticismo. L’era di Windows 8 non è ancora iniziata, ma nel gotha degli “intrattenitori digitali”, ovvero i più importanti sviluppatori di videogiochi, il dibattito è già aperto. Al punto che la comunità sembra essersi già divisa nella più classica delle contrapposizioni: apocalittici contro integrati.
Da una parte Gabe Newell, deus ex machina di Valve e della piattaforma di gioco Steam, che non ha esitato a definire il prossimo Windows 8 una “catastrofe”. Dall’altra Peter Moore, boss di EA Sports, che attende il sistema operativo Microsoft quasi come un nuovo Messia. Al centro, oltre cinquanta milioni di videogiocatori che attendono risposte.