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Posts Tagged ‘virus’

Il Developer Center di Apple torna online

28 luglio 2013 Commenti chiusi

Apple logo

Pochi giorni fa, come ricorderete, abbiamo riportato una notizia che rivelava come il sito degli sviluppatori di Apple, il cosiddetto Dev Center, abbia subito un importante attacco hacker che ha costretto il colosso di Cupertino a mettere offline il portale per migliorare il sistema di sicurezza e la protezione della banca dati, evitando quindi ulteriori azioni del genere anche in futuro.

In seguito a queste rivelazioni, tuttavia, è stato scoperto come il presunto colpevole di questo attacco sia Ibrahim Balic, un ricercatore indipendente di sicurezza che avrebbe portato a termine quest’azione non per motivi negativi, ma per comprendere la pericolosità di alcuni bug che avrebbe scoperto. Balic ha infatti spiegato in questi giorni di aver scoperto 13 diversi bug legati ad alcuni servizi Apple e di averli riferiti alla stessa società per fare in modo che venissero presi provvedimenti.

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Anonymous, altri italiani arrestati

26 luglio 2013 Commenti chiusi

Anonymous Logo

Dovranno rispondere dei reati di accesso abusivo a sistemi informatici e di danneggiamento di informazioni, dati e programmi, identificati dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPC). La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dunque eseguito 3 arresti – denunciata un’altra persona – nel collettivo cracker LndTm 2013, ritenuto responsabile di numerose scorribande cibernetiche tra le infrastrutture di diversi siti istituzionali e aziendali, tra i quali quelli del Tribunale di Milano e della Polizia Penitenziaria.

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Allarme ONU, SIM e telefoni violabili

23 luglio 2013 Commenti chiusi

Virus informatico

Un ricercatore tedesco ha scoperto una vulnerabilità delle schede SIM card che potrebbe colpire un quarto dei cellulari circolazione, pari a circa 500 milioni di dispositivi. Secondo Karsten Nohl, infatti, se la tecnica fosse applicata basterebbero due SMS costruiti ad hoc per attaccare un dispositivo bersaglio. L’attaccante potrebbe controllare così le funzioni a distanza per inviare messaggi di testo a pagamento, dirottare le telefonate e persino registrarle fino a effettuare pagamenti non autorizzati nei dispositivi dotati di tecnologia NFC.

Individuata dopo 3 anni di ricerche questa vulnerabilità delle schede SIM scoperta da Nohl non è mai stata documentata prima, un record considerando la lunga vita delle schede SIM card. La falla sarebbe dovuta da un software Java datato e obsoleto combinata con una chiave di crittografia debole. Non sarebbe inoltre possibile distinguere le schede SIM card vulnerabili da quelle invece più recenti, dotate di software più aggiornato, esenti da ogni possibile problema.

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Violato il sito sviluppatori di Apple

22 luglio 2013 Commenti chiusi

Apple logo

Il sito sviluppatori di Apple è di fatto chiuso al pubblico, la sua riapertura rinviata a data da destinarsi. La decisione di sospendere le attività è stata presa nella giornata di giovedì, quando improvvisamente il sito è entrato in una sorta di modalità manutenzione in cui è di fatto impossibile consultarne il contenuto: solo domenica Cupertino ha annunciato che il motivo per cui il sito era finito offline era un presunto attacco che avrebbe compromesso la sicurezza delle informazioni degli account degli sviluppatori registrati. Ma la spiegazione potrebbe anche essere meno grave di quanto sembrerebbe.

Stando alla dichiarazione ufficiale di Apple, giovedì è stato rilevata una breccia nei suoi sistemi che avrebbe condotto alla esposizione di alcuni dati personali degli sviluppatori iscritti. In parecchi, visto il prolungarsi del downtime, avevano ipotizzato qualcosa del genere. Email, indirizzo di residenza, nome e cognome: queste le informazioni che potrebbero essere state carpite, mentre numeri di carte di credito e dati sui clienti restano al sicuro dietro una cortina di cifratura numerica. In nessun caso sono coinvolti dati relativi agli iscritti all’iTunes Store: il sistema violato non ha alcuna relazione col marketplace di Apple, pertanto chi non è uno sviluppatore può dormire sonni tranquilli.

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Sony multata per la fuga di dati PSN

15 luglio 2013 Commenti chiusi

Sony Logo

Sony pagherà per la proprie negligenza, pagherà per aver permesso che nel 2011 venissero trafugati i dati personali di milioni di utenti, sottratti alle maglie della sicurezza di PlayStation Network. L’Information Commissioner’s Office (ICO) non ha voluto sentire ragioni: il colosso nipponico avrebbe potuto scongiurare l’attacco, mettendo il campo misure più appropriate.

La sanzione è stata fissata in 250mila sterline, oltre 289mila euro: l’ICO, dopo una puntigliosa ricostruzione dell’accaduto, ha stabilito che l’attacco avrebbe potuto essere evitato. “È un’azienda che fa affari basandosi sulle proprie competenze tecniche” – ha sottolineato David Smith, a capo delle divisione dell’ICO incaricata di valutare il caso – “e non c’è dubbio, a mio parere, che avesse accesso sia alle conoscenze tecniche che alle risorse per mantenere al sicuro i dati”.

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UE: pene più severe per i crimini informatici

6 luglio 2013 Commenti chiusi

Virus informatico

Dopo il via libera dalla commissione per le libertà civili (LIBE), il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di direttiva comunitaria che inasprirà le pene per le più disparate tipologie di reato informatico, dalle semplici incursioni hacker ai più violenti cyberattacchi contro le infrastrutture critiche dei singoli stati membri.

In attesa del verdetto del Consiglio, le autorità del Vecchio Continente aggiorneranno un pacchetto di regole risalente al lontano 2005, adottando misure più severe contro un fenomeno in continua espansione come il cybercrimine. Ai vari stati membri dell’Unione Europea spetterà il compito di fissare quei termini massimi di reclusione – che comunque non dovranno essere inferiori ai due anni – per i reati di “accesso illecito o interferenza illecita a sistemi di informazione, interferenza illecita a dati, intercettazione illecita di comunicazioni o produzione e vendita intenzionale di strumenti usati per perpetrare tali reati”.

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Google, trasparenza contro il malware

26 giugno 2013 Commenti chiusi

Google Logo

“Navigazione sicura” è la nuova sezione del Rapporto di Trasparenza (Transparency Report) pubblicato da Google per informare i suoi utenti delle continue pretese di governi planetari e signori del diritto d’autore. Oltre alle richieste di rimozione dei contenuti o di consegna dei dati personali degli account, l’azienda californiana includerà tutti quei siti web legati alla distribuzione di malware piuttosto che al phishing.

Dal suo browser Chrome agli altri strumenti di navigazione online, la Grande G ha promesso di tenere al sicuro circa 1 miliardo di netizen, scovando le più svariate minacce informatiche in una lista di indirizzi pericolosi. Stando alle statistiche snocciolate dal gigante di Mountain View, le URL del malware verrebbero segnalate e raggruppate a gruppi di 10mila ogni 24 ore.

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LinkedIn attaccato dagli hacker

20 giugno 2013 Commenti chiusi

Linked In - Logo

Il network professionale è rimasto irraggiungibile per un paio di ore stanotte, colpa di hack ai DNS.

La scorsa notte la rete di LinkedIn è rimasta inaccessibile per qualche ora. Il problema sarebbe dovuto ad un attacco hacker ai DNS. A sostenerlo è Bryan Berg, co-fondatore di App.Net che ha affermato tramite il sito Alpha App.Net la notizia: “LinkedIn è stato vittima di un attacco hijacking e nell’ultima ora tutto il traffico scambiato è stato indirizzato ad un network ospitato su server della compagnia Confluence Networks. Non accettano i certificati SSL quindi se provate ad andare sul sito il browser vi rimanderà ai cookies“.

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